La musica: uno strumento per il benessere dei bambini

Ogni genitore avrà visto il proprio figlio seguire il ritmo della musica o accennare movimenti che ricordano il ballo. La musica è dentro di noi, dal pancione alla terza età, e ci accompagna durante la vita, favorendo il benessere psicologico e la socialità.

Ma qual è il modo migliore per avvicinare i bambini alla musica?

Ne abbiamo parlato con RITA SILANO, insegnante di musica, operatore di Biomusica e musicoterapista.

 

 

Quali sono i benefici di un’esposizione precoce alla musica?

Già durante il periodo della gestazione il feto inizia ad ascoltare suoni e rumori anche se in un ambiente ovattato: il gorgoglìo della pancia, il battito cardiaco della mamma e la sua voce, in seguito le altre voci, i rumori e i suoni provenienti dall'esterno. Quindi il feto “ascolta”. Dopo la nascita, è auspicabile che il percorso di crescita del piccolo sia accompagnato dalla musica anche a partire dal suo ingresso al nido. Crescendo il bambino potrà apprendere delle brevi canzoncine, toccare dei piccoli strumenti musicali, imparare a muovere il corpo con un ritmo o una melodia, apprenderà il significato di “fare musica” con il gruppo. Attraverso questo percorso avrà gettato le basi per diventare un ragazzo e poi un adulto sensibile e dedito all'ascolto, avrà imparato a condividere con gli altri il tempo e lo spazio ed a esternare le proprie emozioni, senza particolari difficoltà.

 

Regalare un gioco musicale ad un bimbo di pochi mesi può essere una buona idea?

Certamente, non è mai troppo presto per iniziare a stimolare il piccolo attraverso le sonorità! A pochissimi mesi è indicato un piccolo carillon con melodie brevi e poi, quando il bambino sarà in grado di afferrare con le manine, consiglio dei piccoli strumenti adatti all'età, tipo piccole maracas o ovetti sonori. Molto importante è però la sicurezza, specialmente a quest’età, gli strumenti devono necessariamente essere creati apposta per bimbi molto piccoli e devono possedere caratteristiche di sicurezza fondamentali, essere lavabili e non avere piccole parti rimovibili.

 

La musica può far parte della vita quotidiana e delle abitudini familiari ma qual è il modo migliore per avvicinare i più piccoli? Che tipo di musica dovremmo proporre?

La musica è vita e quindi entra necessariamente nella nostra quotidianità. Consiglio sempre ai genitori di far ascoltare tanta musica ai loro piccoli. Personalmente non amo proporre ai bambini le canzoni per “grandi”, quindi vanno benissimo filastrocche o canzoncine che stimolano anche il movimento. Inoltre, si può suggerire l’ascolto di brani classici anche quando i bambini svolgono attività manuali come ad esempio disegnare o colorare. Non trascuriamo però il movimento e la “danza”. Il bambino deve “sentire” la musica anche attraverso il suo corpo: ritmo, improvvisazione e la consapevolezza dello spazio sono parte del percorso musicale.

 

I genitori appassionati di musica possono far molto per stimolare la stessa passione nei figli: qual è l’età migliore per iscrivere i bambini ad un corso?

Esistono laboratori di propedeutica musicale per bambini anche molto piccoli: da 0 a 6 anni è utilissimo e fondamentale far frequentare ai piccoli corsi di avviamento alla musica in gruppo con altri coetanei. È proprio attraverso il gioco che i bambini iniziano ad apprezzare la musica, a conoscere il ritmo, a muoversi nello spazio. Successivamente si può proporre lo studio di uno strumento musicale che prevede quindi un piccolo impegno da parte del bambino e della famiglia e, sicuramente, una metodologia di insegnamento personalizzata. L’obiettivo e l’impegno del Maestro di strumento sarà quello di “accendere” la passione per la musica, essere molto elastico e disponibile al gioco, specialmente all'inizio.

 

Quale strumento potremmo proporre al bambino?

Moltissimi genitori mi rivolgono questa domanda! La scelta dello strumento musicale può essere ponderata certamente non trascurando i desideri del bambino. Spesso però, quando sono piccoli, non sempre hanno le idee chiare. In linea di massima iniziare con il pianoforte la “carriera” di musicista non è mai un errore. Il suono dei tasti bianchi e neri può essere apprezzato subito dal piccolo allievo che, anche se in seguito, deciderà di dedicarsi ad un altro strumento, non avrà mai perso tempo, anzi avrà acquisito informazioni importanti per il suo cammino di musicista. Il compito del genitore resta quindi quello di “proporre” al bambino, magari entrando in un negozio di strumenti musicali, oppure guardando insieme un video, in modo da stimolare la curiosità ed iniziare ad accendere la passione per la musica.

Perché la musica arricchisce l’anima di chi la esegue e di coloro che l’ascoltano!

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